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Etci! Sintomi e rimedi naturali per curare il raffreddore

PUBBLICATO IL 30 ottobre 2015

Se qualcuno vi chiedesse qual è la malattia infettiva più comune in Italia sono sicura che non pensereste mai al raffreddore, il semplice “banale” raffreddore. Eppure è così! Il “raffreddore comune”, cioè il raffreddore che prendiamo normalmente, è una malattia virale, causata da uno dei 200 ceppi conosciuti del Rhinovirus. Ed è talmente comune e diffusa che si calcola che ogni adulto passi 5 anni della propria vita con il raffreddore: basta pensare che gli adulti lo prendono 4-5 volte all’anno, i bambini 8-10 volte e i sintomi durano in media una settimana.
 

Che cos’è il raffreddore?

Lasciate perdere le convinzioni della mamma e della nonna: non indossare la maglia della salute, non mettersi un maglione quando fa freddo o non asciugarsi i capelli non vi faranno prendere il raffreddore. Il virus del raffreddore è nell’aria che respiriamo, e i sintomi,  che ci danno così tanto fastidio, altro non sono che la reazione immunitaria messa in atto dal nostro corpo quando entra in contatto con il Rhinovirus: il nostro sistema immunitario produce delle sostanze chimiche che vanno ad infiammare le prime vie aeree e provocano quello che per noi è il raffreddore, cioè gli starnuti, il naso che cola, la tosse e il mal di gola.
Ci si ammala ai primi freddi perché i Rhinovirus sono dei virus stagionali: compaiono all’inizio dell’autunno, vivono durante l’inverno e hanno l’ultimo colpo di coda a metà primavera, per poi scomparire durante l’estate.

Quali sono i sintomi del raffreddore?

Lo sentite quel bruciore alla gola? Il naso tappato e che inizia a colare? Gli starnuti? Ecco i primi sintomi del raffreddore.
Spesso a questi sintomi piano piano si aggiungono anche un po’ di spossatezza, il mal di testa, la tosse, qualche linea di febbre e il calo dell’appetito: è tutto normale. È il vostro corpo che vi chiede di non ignorare i sintomi e di rallentare.
Il raffreddore compare dopo 2-3 giorni dall’esposizione al virus e si è estremamente contagiosi per i primi 3-4 giorni, nei quali sarebbe opportuno limitare il più possibile il contatto con altre persone in modo da non diffondere troppo il virus.
La diffusione del virus avviene per contatto interpersonale, respirandone le particelle diffuse nell’aria oppure toccandosi la bocca o il viso con le mani infette: visto che resistere alla tentazione di toccarsi il viso è praticamente impossibile. gli esperti raccomandano di lavarsi spesso le mani durante la stagione fredda, soprattutto se veniamo da zone di comunità.

Come si cura il raffreddore?

La terapia migliore è racchiusa nella frase “il tempo è il miglior medico”.
I farmaci, come l’ibuprofene e il paracetamolo, alleviano solamente i sintomi collegati, ma non accorciano il decorso del raffreddore.
È meglio limitare il più possibile l’utilizzo dei decongestionanti nasali usandoli per il minor tempo possibile.
Fra i rimedi naturali più indicati per rendere il disagio provocato dal raffreddore più sopportabile, ci sentiamo di consigliare:
  • i lavaggi nasali con acqua fisiologica o acqua di mare sterilizzata, che aiutano a ridurre la congestione nasale;
  • usare un umidificatore per rendere l’aria di casa meno secca e più “respirabile”
  • suffumigi con acqua calda e poche gocce di olio essenziale di eucalipto o di timo (attenzione però all’uso nei bambini piccoli!)
  • bere tanto!  Acqua, succhi di frutta o tisane di zenzero e cannella aiutano a mantenere l’organismo idratato, soprattutto se l’appetito è scarso.

Ma soprattutto: prendetevela comoda e approfittate di questo stop forzato per rallentare e prendervi cura di voi stessi.

 



TAG: fitoterapia | Inverno |



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